sabato 7 marzo 2015

Qualcomm antagonista Touch ID con il Sensore di impronte a Ultrasuoni

Qualcomm ha presentato la sua tecnologia da contrapporre al Touch ID di Apple: un lettore di impronte digitali a ultrasuoni. Presentata al Mobile World Congress 2015 è la stessa tecnologia ad ultrasuoni usata nei sistemi medicali diagnostici, riportata a una scala più piccola.  


I sensori biometrici stanno conquistando un posto di rilievo sempre più importante nel settore della telefonia mobile. L'imput all'inizio di tutto questo lo da più di un anno fa Apple con iPhone 5S. Lo smartphone della mela morsicata per la prima volta mette sui propri dispositivi un lettore di impronte digitali: il Touch ID.

Questo da il via ad Android che successivamente HTC e Samsung decidono di seguire la scia ma in modo diverso. Infelice la posizione dove HTC One Max mette il lettore, sotto la fotocamera posteriore, mentre su Samsung Galaxy S5 è stato messo nella parte inferiore dello schermo.

Ma Qualcomm è andata oltre con i sensori biometrici con la tecnologia Snapdragon Sense ID 3D Fingerprint. L'annuncio arriva in occasione del Mobile World Congress 2015 che si sta svolgendo in queste ore a Barcellona.

"L'offerta QTI è pensata per migliorare il processo di autenticazione, la sua semplicità e l'integrazione con le soluzioni di rilevamento delle impronte digitali", si legge nel comunicato stampa. La piattaforma di autenticazione, usata anche a livello governativo, non richiede l'inserimento di password e fa uso della tecnologia SecureMSM di Qualcomm e delle specifiche Fast IDentity Online Alliance Universal Authentication Framework (FIDO UAF).

I vantaggi della tecnologia da ultrasuoni sono innegabili rispetto a quella touch capacitiva "classica".
Uno di essi è la possibilità d'uso su smartphone con diversi materiali: vetro, alluminio, acciaio inossidabile, zaffiro e plastica. Inoltre la rilevazione viene fatta nonostante la presenza di elementi contaminanti presenti sui polpastrelli come sporcizia, lozioni, sudore, etc.

Gli ultrasuoni penetrano direttamente gli strati più esterni della cute e colgono dettagli tridimensionali assieme a caratteristiche uniche dell'individuo come le pieghe cutanee e i pori sudoriferi, che con altre tecnologie non sono individuabili.

Questa novità arriva assieme ai processori Snapdragon 810 e Snapdragon 425. La tecnologia è compatibile con tutta la serie Snapdragon 400, 600 e 800. Sarà disponibile nei dispositivi in commercio nell'anno in corso ed "è già presente in molti prototipi dei maggiori produttori".


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